Rock Impressions

Acid Drinkers - Fish Dick Zwei

ACID DRINKERS - Fish Dick Zwei
Mystic Production
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Heavy Metal / Thrash Metal
Support: CD
- 2011


Nati a metà anni ’80, i polacchi thrash metallers Acid Drinkers hanno dato alle stampe una quindicina di dischi e in patria sono delle vere star, con vari awards vinti negli anni. Oggi il gruppo torna con una seconda raccolta di covers, il primo Fish Dick era uscito nel ’94 e la scaletta era molto orientata all’hard rock con Black Sabbath, Deep Purple, Kiss, Motorhead, AC/DC e altri, oggi invece la band ha deciso di stupire e di proporre una scaletta a dir poco sorprendente.

Il disco apre con un classico di Johnny Cash, “Ring of Fire”, che viene stravolto e incattivito, secondo lo stile proprio della band. Molto più efficace e divertente è “Hit the Road Jack” portata al successo da Ray Charles, questa versione brutalizzata e resa alcolica è assolutamente spassosa e la band inizia ad ispirare una sana simpatia. “Losfer Words Big ‘Orra” è quasi un omaggio ai maestri Maiden, ma è brevissima. Grande e piacevole sorpresa invece riascoltare “Love Shack” dei B52’s in chiave metal. Poi “New York, New York” è assolutamente irresistibile, viene da ridere ad ascoltare la sguaiatezza con cui è stata deformata, ottima l’interpretazione del singer. “Bring It on Home” degli Zeppelin è abbastanza in linea, anche senza sapere che il brano è loro si sente subito la verve zeppeliniana, ovviamente gli Acid Drinkers non si sognano nemmeno di fare scomodi confronti, ma vogliono solo divertisi e ci riescono. Che dire poi di “Hot Stuff”, altro che l’originale disco music, questa è la versione che si addice al brano!!! Mi lascia abbastanza di stucco la ballata francese “Et Si Tu N’Existais Pas”, ma il finale è quasi epico nella resa metallica. Rolling Stones e Thin Lizzy vengono chiamati in causa nelle versioni metallizzate di “2000 Man” e “Bad Reputation”, ma in fondo sorprendono meno dei pezzi precedenti. Che dire poi della versione country drunken di “Season in the Abyss”? lascio a voi i commenti. “Blood Sugar Sex Magic” è quasi meglio dell’originale. Altra zampata di genio è la verisione circense di “Nothing Else Matters”. Altro breve cameo è “Detroit Rock City”, che lascia subito il posto a “Make No Mistake” di Keith Richard, che mi dice poco e per chiudere in bellezza ecco la dolcissima “Fluff” dei Black Sabbath.

Gli Acid Drinkers hanno confezionato un disco davvero divertente, che mi ha messo voglia di andare a recuperarmi anche il primo Fish Dick. Certamente è un disco fatto da metallari per metallari, ma questi dischi hanno il pregio di poter aprire a nuovi mondi musicali, perché io fondo la musica è una sola. GB


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