Rock Impressions

Ray Wilson RAY WILSON - Change
Sandport

Wilson è un personaggio strano e strana è la sua storia, probabilmente irrequieto, ma di sicuro ha del talento, se ne sono accorti i Genesis coi quali ha cantato sull’ultimo album e se ne è accorto anche il mondo della pubblicità quando ha dilagato con il singolo Inside. Inoltre ci sono vari gruppi che oggi gli chiedono di partecipare come ospite per la sua voce calda ed emozionante.

Wilson è un rocker erede di una lunga generazione di artisti che non hanno ceduto a facili compromessi, ma che si sono tenuti ai margini del grande business per poter realizzare la musica che più piaceva loro. Mi ricordo che in un suo recente tour in Italia aveva suonato una data in un rifugio di montagna, se non è umiltà questa?

Oggi Ray si è dedicato pienamente alla carriera solista e questo è il suo quarto lavoro in questa veste, ha esordito proprio con un live acustico, poi due album in studio e di nuovo un live, ma questa volta è in buona parte elettrico e poi si tratta di un doppio cd che ripercorre tutta la sua storia artistica con una discreta selezione di brani tratti dal periodo trascorso coi Genesis.

In scaletta troviamo ben trentadue tracce per cui è difficile scegliere di segnalare questo o quel brano, non mancano i suoi momenti migliori come “Another Day” (la mia preferita), “Inside”, “These Are the Changes” o “Swing Your Bag”, dei Genesis troviamo ben otto brani, più varie cover fra cui la bellissima “Biko” di Gabriel, l’inno “Knokin’ On Heaven’s Door” e a sorpresa “In the Air Tonight”. Una bella scaletta davvero, che ci permette di gustare pienamente tutte le sfaccettature della sua personalità artistica.

Inoltre il disco è registrato molto bene, senza che si abbia l’impressione che ci siano delle sovraincisioni, si respira piuttosto un’atmosfera da club con una distanza minima fra l’artista e l’audience, un clima raccolto molto amichevole e coinvolgente.

Io provo una grande simpatia per questo musicista che ha saputo ripartire sempre e che continuerà ancora ad emozionarci con la sua voce malinconica e con le sue ballate metropolitane che parlano dritte al cuore di chi lo ascolta. Ce ne fossero di artisti così. GB

Altre recensioni: Live and Acustic; Change; The Next Best Thing



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