Rock Impressions

Krautrock Meeting KRAUTROCK MEETING
SPV

Fra i tanti movimenti musicali un posto d’onore è riservato senza dubbio al cosiddetto Krautrock, espressione, non molto gradita in patria, che identifica gli artisti tedeschi degli anni settanta e inizio ottanta. Ci vorrebbe lo spazio di uno o forse anche più speciali per poter parlare di questo movimento musicale, che è stato uno dei più interessanti e vitali di quel periodo, un movimento veramente alternativo che si è opposto con caparbia creatività allo strapotere anglosassone.

In effetti non è facile delineare le coordinate artistiche di questo movimento, perché i gruppi che ne hanno fatto parte hanno proposto musica completamente diversa gli uni dagli altri. Si passa dalla psichedelia acida degli Amon Duul II all’hard rock dei Birth Control, dal prog dei Nektar all’elettronica dei Popol Vuh, dalla musica cosmica di Klaus Sculze al jazz rock dei Kraan, solo per fare qualche esempio. L’unico fattore comune era la voglia di sperimentare e di creare un sound nuovo, diverso e molto freak, in effetti i tedeschi erano veramente dei gran freakettoni.

Inoltre bisogna rilevare che molti gruppi di quel periodo sono ancora in pista, seppur con formazioni rimaneggiate, ma con uno spirito indomito che vuole dire ancora qualcosa alle nuove generazioni, quindi non sorprende questa uscita, che propone in due dvd il festival che si è tenuto al famoso Rockpalast nel dicembre del 2004 e che vedeva in cartellone artisti del calibro di Amon Duul II, Birth Control, Epitaph, Jane, Guru Guru e Karthago.

Io ho sempre amato molto la via germanica di fare musica per la sua libertà espressiva, spesso con arrangiamenti scarni e ruvidi, con un cantato non troppo melodico, ma sempre con una grande ricerca musicale sottostante. Così è stata una gioia sincera mettere nel lettore i due dvd in questione e vedere le esibizioni di artisti di cui ho molti album, ma che non avevo mai potuto vedere in azione. I gruppi sono tutti ben rappresentati con una discreta selezione di brani, le riprese sono buone, la SPV non ha badato a spese e come bonus ci sono delle buone biografie, delle interviste molto interessanti e lo slideshow, ovvero un montaggio delle foto migliori, bonus che ho sempre trovato molto trascurabile.
Certo vedere sul palco artisti che hanno superato i cinquanta e in qualche caso anche i sessanta, fa un certo effetto e questi gruppi negli anni d’oro dovevano essere ben altra cosa, ma una certa magia e un grande fascino sono rimasti intatti, un’occasione unica per portarsi a casa in un colpo solo una fetta molto importante del meglio del Krautrock.

Molti di voi resteranno sorpresi nell’ascoltare queste bands, perché hanno dato vita a delle pagine di musica rock indimenticabili e meritano di essere riscoperti da nuove schiere di fans. Fatevi avanti. GB



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