| L’axeman 
            canadese Pat Travers è un veterano del rock blues e spesso 
            ha sconfinato anche nell’hard rock nella sua lunga discografia 
            iniziata esattamente trent’anni fa. Non ha certo bisogno di 
            grandi presentazioni, basti ricordare che Nicko McBrain ha suonato 
            con lui prima di transitare nei Trust per finire poi con gli Iron 
            Maiden.
 Questo secondo disco ha un titolo che parla da solo e per le mani 
            ci troviamo tredici covers di grandi brani del passato. Partenza in 
            grande stile con “You Are the Music” dei Trapeze di Glenn 
            Hughes, per passare subito a Johnny Winter seguito da Peter Frampton 
            con “Stone Cold Fever”, versioni roventi e aspre, suonate 
            con una passione che scioglierà il cuore di ogni rocker che 
            si rispetti. In seguito vengono citati BB King, i Purple, i Grand 
            Funk, Bolin, Montrose e molti altri ancora. Che viaggio ragazzi e 
            il trattamento che Pat riserva non è certo accomodante o reverenziale, 
            perché Travers spinge alla grande con la sua torrida sei corde. 
            Degni compagni risultano essere il bassista Steve Evans e il batterista 
            Jeff Martin. Ogni ulteriore commento sarebbe superfluo.
 
 Un disco che attraversa il cuore veloce come una fucilata, ovviamente 
            per tutti gli amanti dei seventies, anche se questa specie di tributo 
            non suona per niente datato. Consideratelo un trattamento di bellezza 
            energizzante e rivitalizzante e il piacere sarà assicurato. 
            GB
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