Rock Impressions
 

SYMPHONY OF SILENCE
Since 1995, the real modern/melodic/alternative/prog rock/A.O.R./Pomp Rock Radio Magazine
Saturday, 22.15 - 23.30 RADIO ONDE FURLANE
UDINE - ITALY
di Adriano Moschioni

La prima puntata di Symphony Of Silence è andata in onda nel 1995, sabato 21 ottobre. Erano le 22 circa, ed ancora oggi, a quasi dieci anni di distanza, il ricordo di quella serata rimane ben vivo nella mia memoria. Prima di allora avevo già partecipato, in veste di ospite/collaboratore, a varie edizioni di un programma condotto da un mio caro amico (anzi, dal mio amico per definizione), ed al quale SoS è ancora collegato. Fu proprio lui ad incoraggiarmi, a spronarmi a dedicare uno spazio al progressive, ambito che poi si è ampliato fino agli attuali contenuti, che comprendono il melodic/modern rock, l'alterna, il gothic... Con particolare predilezione per i gruppi e le etichette minori, per il cosiddetto underground. Accade così che nell'ambito di SoS si ascolti sovente band senza contratto, lavori auto-prodotti, piuttosto che entità già conosciute ed acclamate universalmente. E grande attenzione mi piace dedicare all'informazione, ai contenuti, ai messaggi che ogni artista intende colla sua opera diffondere. Senza censure e senza proclami, sempre nel rispetto degli ideali e delle convinzioni di ognuno.

Trasmettere gruppi appartenenti al cosiddetto filone cristiano, o confessionale, ne è stata una naturale conseguenza. A parte il valore intrinseco delle singole proposte dal punto di vista del contenuto artistico/musicale, presentare dei lavori che esulassero dai soliti contesti consolidati ha costituito per me ulteriore stimolo. Anche perché, me ne rendo conto, talvolta questi gruppi sono visti con grande diffidenza, se non addirittura sono fatti oggetto di scherno! Decisivo si è rilevato l'incontro, anche se finora solo in via telematica, con ragazzi eccezionali quali Marco Parravicini e Denny Hurst, veri appassionati di musica, persone serie e genuine. Una spontaneità ed una carica contagiose. Dal maggio di quest'anno, anche prendendo spunto dalla prossima ed imminente edizione di RockOnTheRock, lo spazio dedicato al rock cristiano si è concretizzato in una rubrica fissa, nel corso della quale verrà presentato il festival, con la presenza in scaletta di brani di gruppi che vi parteciperanno, ed in generale, anche per il futuro, quando RockOnTheRock 04 si sarà concluso, di gruppi/solisti appartenenti a questo importante settore. Senza pretesa alcuna, con semplicità, evitando proclami e ponendo la giusta enfasi sull'informazione.

Il planetario riconoscimento tributato ai validissimi P.o.D. ha posto un particolare accento sulla scena cristiana, assunta con il gruppo americano agli onori delle cronache. Riviste specializzate hanno dedicato loro articoli, interviste, copertine, di conseguenza l'interesse nei confronti di insiemi a loro legati, se non altro dal punto di vista delle tematiche trattate, si è accresciuto esponenzialmente. E' senza dubbio un'occasione da sfruttare, per approfondire la conoscenza di realtà interessantissime costrette ad operare, malgrado il loro indubbio valore intrinseco, ai margini del grande mercato musicale. E questo oltre l'artificiale barriera di genere, di settore, che ormai suddivide il mondo del rock in tante piccole isole, sovente non comunicanti fra loro. Divisioni assurde destinate a frantumare ulteriormente la scenza musicale giovanile, impedendole di crescere, di maturare. Gli artisti rock cristiani si sono dimostrati preparati dal punto di vista compositivo/esecutivo, competitivi nei confronti dei loro colleghi laici. Gli Stryper negli anni ottanta venivano citati più per gli eccentrici costumi che indossavano in scena, che per il reale valore delle loro canzoni! Ora Michael Sweet si sta imponendo come produttore attento ed oculato, andando ad affiancare i fratelli John e Dino Elefante, veri motori della scena rock confessionale americana, e Howard Benson (l'artefice del successo dei citati P.o.D.). Ma è necessario, anche per rendere il giusto onore al loro impegno, dare spazio anche ai gruppi che finora hanno agito nell'ombra. Alcuni, vedi i Saviour Machine, davvero geniali. Ecco perchè Symphony of Silence proseguirà nella sua opera di diffusione della musica rock positiva.

Symphony of Silence va in onda in friulano. E' giusto che sia così, è la lingua della mia terra, della mia gente. Una lingua al pari dell'italiano, dell'inglese, del francese, dello spagnolo, del tedesco. Con la sua storia e la sua tradizione. Che sono quelle del Friuli. E' la caratteristica principale di Radio Onde Furlane, l'emittente che mi ospita, e che trasmette dalla fine degli anni settanta da Udine. Una radio libera ed indipendente, onesta e sincera. Friulana, ma aperta al mondo, alle istanze di libertà, alle urgenze della pace, della fratellanza. Piccola ma tenace. La sua voce si leva autorevole a fornire informazione intelligente, col coraggio di chi crede nei valori semplici e soprattutto veri. Essa si rivolge a tutti, affinchè ognuno vi trovi motivo d'interesse. La sera viene dato spazio a programmi che coprono tutti gli ambiti dell'universo musicale giovanile, ed in questo ambito Symphony of Silence è nato, è cresciuto, si è sviluppato. Grazie a Radio Onde Furlane ed al suo spirito schiettamente libero.

Valori che sono propri pure di Rock Impressions e di Rock Not Roll. Il voler andare oltre la semplice apparenza, di scavare nel profondo dei sentimenti, delle coscienze. La musica non va confinata a mero riempitivo delle ore libere da impegni, a quasi impercettibile sottofondo delle nostre attività quotidiane, di studio o di lavoro. La musica non è solo svago, è anche cultura, è anche impegno. Nelle ore della gioia come del dolore, la musica è sempre presente. Mia figlia la ascoltava ch'era ancora nel grembo di mia moglie. Tutt'ora vive immersa in un mondo di note, è attenta a cosa ascolta e dimostra già di possedere dei gusti, anche se appena abbozzati! La musica è anche parole, è anche messaggio. E' importante allora che le liriche abbiano un senso, che vengano giustamente poste all'attenzione di tutti i suoli fruitori. Rock Impressions, Rock Not Roll e Symphony of Silence esistono per questo. Per far comprendere a tutti, con umiltà, quanto bella sia la musica. Che può essere espressione di gioia, ma che può anche commuoverci fino alle lacrime. Ognuno poi la interpreta secondo le proprie inclinazioni, i propri gusti e stati d'animo. In ogni caso, è importante che, terminata la canzone, il disco od il CD, qualcosa rimanga dentro.

Vi saluto e vi abbraccio. A proposito... Perchè Symphony of Silence, perchè Sinfonia del Silenzio? Perchè, con mio gran rammarico, giunto al limitar dei quarant'anni, la civiltà invasiva non mi ha ancora permesso di ascoltare, se non per quasi impercettibili frazioni di istante, magari nel fondo di un bosco od in alta montagna, il vero silenzio. Sono certo che sia la musica più bella che Dio ci ha donato! Mandi a ducj!

Adriano Moschioni


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