Rock Impressions

Swartalf SWARTALF - The Golden Section
Memento Mori

Zolfo, peste e corna! Questi Swartalf sono veramente malsani. Il demonio si deve essere impossessato della loro anima e deve averla trovata davvero accogliente.

Il loro doom non ammette alcun compromesso o cedimento, ma è granitico come la certezza che ogni giorno arriva il buio. Atmosfere deliranti ci accompagnano senza pietà in un inferno senza luce e senza uscite. Il lento olocausto è totale, decisamente riuscito, cattivo come il fiele, indigesto come Arancia Meccanica. È un pugno nello stomaco, è violenza psicologica all’ennesima potenza, che si insinua con esasperante determinazione nella testa dell’ascoltatore e con una precisione millimetrica sonda le nostre insicurezze e le nostre paure.

Forse è dai tempi di In The Flat Field dei Bauhaus che non mi capitava di ascoltare un disco altrettanto riuscito nel proporre atmosfere agghiaccianti e tenebrose. Un disco dall’intensità drammatica sconvolgente! Nel suo genere è un vero capolavoro e non può piacere a chi cerca di distendersi con la musica. Non c’è un attimo di pace o di poesia, non c’è luce o speranza in questo spaccato di sofferenza, non ci sono tentennamenti, cali di ispirazione, momenti deboli. Un disco dal coinvolgimento assicurato, non potete restare indifferenti di fronte ad una rappresentazione così realistica del lato oscuro.

Se non vi piace rivolgetevi ad altri artisti più rassicuranti, qui c’è posto solo ed esclusivamente per le creature della notte! Lasciate ogni speranza o voi che entrate… GB



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