Rock Impressions

Stille Volk STILLE VOLK - Maudat
Holy Records

Ascoltare un album degli Stille Volk è un'esperienza molto particolare, perché questo gruppo francese, che proviene dall'area dei Pirenei, si inserisce nel filone neo folk con influssi celtici e medioevali.

La strumentazione che utilizzano comprende tutti strumenti tradizionali e acustici come le cornamuse, il violino, il mandolino, vari tipi di flauto e quantaltro, ma l'approccio non è affatto "antiquato", perché la musica degli Stille Volk è pervasa da un tormento moderno, il loro folk non è rilassante, non c'è la ricerca di melodie orecchiabili e carine, non si tratta di una scelta commerciale, anzi il gruppo propone una miscela pittosto acida e sulfurea.

L'album Maudat è un concept incentrato sulla figura di una strega e non poteva non essere che un lavoro oscuro, complesso e fantastico. Una sorta di incrocio fra la forza espressiva dei seminali Comus, uno dei primi gruppi a proporre una rilettura moderna del folk, e il rigore musicale di gruppi come i Malicorne.

La canzone omonima ci cala subito in un'atmosfera sulfurea di grande impatto, le melodie medioevali sono quanto mai evocative, mentre il cantato è decisamente aspro e fatica a piacere al primo ascolto, ma solo conoscendo il concept e dopo vari ascolti si scopre quanto sia ispirato. "Cassandre Sylvestre" ha la cadenza di una danza, una sorta di sabba onirico. "Orgasme Tellurique" è una traccia pervasa di follia, i suoni dissonanti creano un vortice indiavolato. Molto solenni sono, invece, "Corps Magicien" e "La Meneuse D'Ours", mentre "Le Roi Des Animaux" è piuttosto vivace. "L'Armière" è molto strana ed inquietante, è giocata infatti su armonie stridenti capaci di una grande forza selvaggia, sicuramente uno dei brani più interessanti e difficili dell'album. "La Mort des Hommes" è uno dei brani più tradizionali, nel senso convenzionale, con influssi celtici ben marcati. "Le Chant des Faunes" e "Calenda Maia" chiudono degnamente un disco tanto emozionante quanto enigmatico.

Fra le note stregate di Maudat si consuma la terribile contraddizione di un disco grandioso che potrebbe venire trascurato proprio per la sua bellezza! GB

Intervista

Sito Web



Indietro alla sezione S

| Home | Articoli | Interviste | Recensioni | News | Links | Chi siamo | Rock Not Roll | Live |