Rock Impressions

Salem Hill SALEM HILL - Not Everybody's Gold
Cyclops

Nuovo disco per questa promessa del nuovo prog. Si parte con un Preludio invero poco significativo, ma "Riding the Fence" riscatta subito le sorti dell'album con un ritmo serrato e dei cori molto pomp, d'altra parte questa unione fra pomp e prog è una delle cose migliori a cui stiamo assistendo in questi anni. Il brano "The Last Enemy" è molto complesso ed evocativo con dei solos ispirati e un cantato azzeccato e con un testo molto "evangelico". "January" si fa apprezzare per dei continui cambi di tempo articolati su di un riff tagliente e indovinato interrotto dai cori, ma la canzone non decolla e le buone idee restano più nelle intenzioni. "Let Loose the Arrow" è un brano anthemico straclassico di prog epico molto riuscito, ma forse per questo risulta un po' scontato, sicuramente piacerà molto, possiede una melodia vincente e un refrain cantabile che ne fanno il brano di spicco dell'intero CD. Chiude il CD il brano di oltre 33 minuti "Sweet Hope Suite", che parte in quarta con un ritornello intricato, ma che si evolve come fosse un caleidoscopio musicale in mille soluzioni e atmosfere diverse.

Un disco molto ben suonato e ben strutturato che piacerà molto a tutti i devoti del prog e che come unico difetto soffre di una scarsa originalità, ma questo non toglie valore al giudizio finale che resta sicuramente più che positivo. GB



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