Rock Impressions

Steve Roach STEVE ROACH - Streams & Currents
Projekt

A meno di un anno di distanza dall'interminabile Early Man, estenuante doppio CD di ambient dark, riecco Roach con un nuovo capitolo della sua musica medianica e metafisica.

Questo musicista è in attività da una ventina d'anni e nella sua discografia conta una cinquantina di lavori, un artista così merita sicuramente rispetto e attenzione, anche se fatico non poco ad immergermi con convinzione nelle sue opere.

Musica effimera e sfuggente, che non si lascia afferrare dall'ascoltatore, ma che vaga come un'onda radio nell'etere senza lasciare traccia. Emozioni sussurrate e sognanti, atmosfere melliflue che carezzano l'ascoltatore consentendo un introspezione distaccata. Non è musica che si impone, ma sembra suggerire stati d'animo enigmatici, quasi distratti, in questo senso i titoli dei brani sono catartici: "Slow Rising", "Ebb", "Flow", "Present Moment", "Spirit Moves". In realtà denotano una scarsa fantasia essendo tutti molto simili nei contenuti, risultando molto scontati. Meno scontato è il fatto che i brani non evocano quello che suggeriscono i titoli e alla fine l'ascoltatore si chiede cosa gli è rimasto di oltre settanta minuti di musica.

Queste composizioni sono simbolo e metafora dell'isolamento intellettuale e artistico di certi artisti, un po' come quello profetizzato da Waters in The Wall: c'è un muro di incomunicabilità dietro cui si cela l'artista che, in perfetta solitudine, compone melodie destinate a pochi eletti se non addirittura solo a se stesso. GB

Altre recensioni: Early Man



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