Rock Impressions

Niacin NIACIN - Live
Blood, Sweat and Beers
Magna Carta

Ormai sono alcuni anni che i Niacin del bassista Billy Sheehan, del tastierista John Novello e del batterista Dennis Chambers, ci hanno abituati alle loro cavalcate a base di jazz rock ad altissimo tasso tecnico, ma questo non è il punto. Il fatto è che questo supergruppo, grazie alla presenza in particolare di Sheehan che ha un passato molto metal, ha di fatto avvicinato molti giovani ad un genere elitario come la fusion, che solitamente è destinato ad un pubblico più maturo ed esigente, spesso composto più da musicisti che non da veri e semplici appassionati. E questo è un merito non da poco.

Ma veniamo al disco che prosegue con costante determinazione il cammino in studio di questo supergruppo, interrotto solo dal live album. Nelle tredici tracce che compongono Organik ritroviamo tutta la straripante esuberanza di questi pazzi strumentisti che non si risparmiano neanche per un secondo e demoliscono i brani musicali per ricomporli a loro piacimento. Inutile tentare dei commenti ad ogni singola traccia, ne basta anche una sola per rendersi conto dello spessore presente nel disco, ma al tempo stesso si resta inchiodati per un’ora ad ascoltare le evoluzioni ritmiche e gli irresistibili assoli di tastiere.

Alcuni restano impalati a chiedersi da dove derivi tanta passione e tecnica unite in modo così sorprendente, poi ci sono quelli che analizzano nota per nota ogni brano e altri si godono più semplicemente lo spettacolo stando comodamente seduti. Comunque sia i Niacin continuano a gratificarci con le loro trovate e chi vuole può scoprire che la fusion non è poi così male come si pensa. GB

Altre recensioni: Blood, Sweat and Beers

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