Rock Impressions

Mirage MIRAGE - A Secret Place
Musea

Debutto coi fiocchi per questa formazione francese, che trae ispirazione dai migliori Camel (si sfiora spesso e volentieri il plagio, ma è tutto onestamente dichiarato), come forse alcuni di voi avranno intuito dal nome del gruppo.

Prog di maniera, molto raffinato e ricco di passaggi deliziosi, che sembrano usciti dritti dritti dagli anni settanta. Ricercatezze e preziosità infarciscono questa proposta per i palati più esigenti, ai limiti del jazz rock, ma privo di solismi esasperati. Qua e là troviamo leggere spruzzate di psichedelia, giusto quel tanto per dare spessore alla proposta che, altrimenti, poteva sembrare un po' sdolcinata.

I testi e il cantato non sono un gran ché e spengono in parte l'entusiasmo iniziale, comunque, essendo una porzione secondaria nell'economia del disco, che è basato più su pregevoli passaggi strumentali, non pesano eccessivamente sul bilancio complessivo.

Otto brani molto simili fra loro, atmosfere suadenti che non graffiano mai e a volte manca un po' di energia, specialmente in una song come "Alien Attack", che, a discapito del titolo, è una suite molto, troppo rassicurante. Ma brani come "Coming Out of Nowhere" sono dei classici, momenti soffusi si alternano ad altri pieni di tensione e tutto funziona a meraviglia. Stupende le progressioni di "Untold Stories", che, fra accenni fusion e momenti decisamente rock, da la misura delle capacità della band.

Un bel disco, adatto a chi desidera un prog che non sia solo virtuosismo fine a se stesso. GB

Altre recensioni: Tales From the Green Sofa



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