Rock Impressions

Hanoi Rocks HANOI ROCKS
Another Hostile Takeover
Demolition

Il rock stradaiolo e sguaiato sembra proprio stia tornando in auge e allora cosa è meglio di un gruppo di vecchi leoni che non ha mai deluso i propri fans? Michael Monroe e soci sono tornati più in palla che mai per inondarci con le loro note sporche e piene di melodia al tempo stesso. Quante emozioni scorrono fra i solchi di questo disketto e quanti echi del passato, un tempo che per gli Hanoi Rocks sembra proprio non essere passato di un solo attimo.

Le canzoni sono separate da dei brevi intermezzi chiamati semplicemente “Insert”. Il primo vero brano è “Back in Her Face” è l’energia sprigionata non lascia dubbi sulle reali intenzioni con il suo attacco punk, tre accordi, una manciata di melodia e tanta voglia di gridare. “Hurts” è già più convenzionale e anche un po’ ruffiana, con influenze di pop inglese che traspaiono dietro un giro hard rock niente male. “The Devil in You” spinge ancora di più in questa direzione, ma funziona molto meglio del brano precedente e dal vivo è un brano da cantare a squarciagola con il suo giretto funky. Il garage punk torna alla grande in “Love”, con un ritmo che ricorda molto la surf music e il sixties revival degli anni ’80, grande. “Talk to the Hand” sembra una versione punk di “My Sharona”. Ma tocchiamo uno dei vertici dell’album con “Eternal Optimist”, dove torna anche il fantasma dell’amico Stiv Bator e dei suoi sottovalutati Lords. Sempre in grande stile anche la successiva “No Compromise, No Regrets”, un inno che si addice perfettamente ai nostri. Il funky torna prepotente in “Reggae Roker”, una track molto divertente. Dopo un episodio trascurabile il cuore torna a battere forte con l’irresistibile “Better High”, col gruppo che ritrova in pieno lo smalto di un tempo, anche se suona un tantino deja vu. La ballata “Dear Miss Lonely Hearts” piace senza convincere. “Center of my Universe” cala ancora la tensione, che viene riaccesa con la bonus track “Heaven is Gonna Be Empty” a base di rock ‘n’ roll depravato.

Il glam rock ha ritrovato i suoi eroi di un tempo e adesso siamo pronti a nuovi party a base di sano rock ‘n’ roll ipervitaminico e spensierato, in fondo non c’è niente di male a divertirsi un po’… purché non si prenda il tutto troppo alla lettera però. GB



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