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            Prog Metal si evolve passando anche per il nuovo progetto del bassista 
            dei Sun Caged, Rob Van Der Loo. Dopo un EP accolto molto bene sia 
            dalla critica che dal pubblico, Rob decide di dare alla luce un vero 
            e proprio CD dal concept originale: i caratteri umani. Ogni brano 
            descrive perfettamente un carattere a se, con i suoi alti e bassi, 
            vagando fra i comportamenti dell’individuo e le emozioni che 
            prova, dall’aggressività alla quiete.
 Roel Van Helden alla batteria si esibisce in ogni brano, mentre per 
            il resto Rob si avvale di guest musicians come Steve Di Giorgio (Death, 
            Testament, Iced Earth, Artension) e Sean Malone (Gordian Knot) al 
            basso, Chris Godin (Gno), James Murphy (Death, Obituary, Testament) 
            e Marcel Coen (Sun Caged) alle chitarre e Joost Van Den Broek (After 
            Forever, Star One/Ayreon, Sun Caged) alle tastiere.
 Visti i nomi si può pensare ad un suono molto duro ed aggressivo, 
            così è, ma le influenze non vengono soltanto dal Trash 
            Metal e dal Death, molte caratteristiche sonore si fondono fra di 
            loro rendendo i Freak Neil Inc un gruppo unico nel suo genere.
 
 “Talkin Chair” è semplicemente un fuoco d’artificio 
            ricolmo di colori, dove lo stato d’animo s’immerge e si 
            isola, perfetto connubio emotivo da provare ad occhi chiusi.
 Sperimentazioni sonore fra Jazz, King Crimson, Nu Metal e Thrashold 
            in “I’m The Here” che lasciano a bocca aperta. Ma 
            tutto è particolare, questo è un disco assolutamente 
            pieno di sorprese e di stacchi che non ti aspetti. Elementi elettronici 
            e Jazz si presentano spesso fra i brani, come in “I Understand”, 
            ma i Freak Neil Inc sono geniali, la loro proposta è alquanto 
            destabilizzante emotivamente e potrebbe turbare la tranquilla psiche 
            di alcuni di voi.
 
 Non c’è un solo attimo di pausa, persino nei dolci arpeggi 
            di chitarra. Un disco unico nel puro senso della parola, Rob è 
            un genio che va almeno ascoltato per una volta e questa è un 
            occasione a portata di mano. Non perdetelo perché è 
            irresistibile. Prog Metal da dieci e lode, il genere prosegue lentamente 
            la sua naturale mutazione. MS
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