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            lavoro per i sensuali Collide, che negli otto anni di attività 
            hanno sviluppato un sound molto originale e interessante. La conturbante 
            Karin si occupa dei testi e del cantato, mentre l'oscuro Statik si 
            occupa di tutto il resto con l'aiuto di vari ospiti.
 La loro formula è semplice e complessa al tempo stesso, musica 
            eterea ricca di influenze molto diverse che vanno dalla dark wave 
            ottantiana più atmosferica alla world music. Ogni brano è 
            costruito su una base elettronica con delle ritmiche molto ottantiane 
            su cui si innestano di volta in volta componenti molto diverse fra 
            loro. Un sound corposo che va ascoltato più e più volte 
            per poterne catturare tutte le varie sfumature.
 
 Nonostante questi ottimi punti di partenza, le undici tracce hanno 
            tutte lo stesso groove, la medesima atmosfera sospesa e sognante, 
            i ritmi si ripetono troppo. Le idee si mescolano e giocano con i sensi 
            dell'ascoltatore, ma toccano sempre le stesse corde dell'animo, le 
            sensazioni e le emozioni si assomigliano dando vita ad un risultato 
            piuttosto ripetitivo e noioso. Non sto parlando di canzoni uguali, 
            ma ascoltate le prime due o tre tracce si desidera sentire qualcosa 
            di diverso, inoltre anche il cantato sospirato di Karin è di 
            una monotonia asfissiante. Non c'è un brano che spicca sugli 
            altri anche se mi sono piaciuti "Crushed", "Euphoria" 
            e "Complicated", tutti gli altri sembrano dei remix.
 
 Un disco pieno di luci ed ombre, molto curato e ben realizzato, ma 
            che va ascoltato con attenzione prima dell'acquisto. GB
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