Quando
si fa musica elettronica bisogna avere qualcosa da dire, sembra una
frase scontata, ma non è così, perché è
molto più facile fare musica interessante col classico gruppo
rock che non stando da soli con una strumentazione fredda e un po'
alienante, dove devi metterci tutta l'anima per tirare fuori qualcosa
capace di colpire l'ascoltatore, qualcosa che sia anche un tantino
originale e che valga la pena di essere ascoltato.
Kevin Moore ci sta provando da quando è uscito dai Dream Theater
e devo dire che ne ha fatta di strada. Non conosco il primo album
realizzato con questo moniker, ma il secondo You Go Now del 2000 era
un disco veramente scialbo. Recentemente è uscito "Ghost
Book", realizzato per la colonna sonora del film turco Okul e
Moore mi aveva dato l'impressione di essere notevolmente cresciuto,
ora a breve distanza si rifà vivo col suo progetto e ci mostra
che il progresso c'è stato davvero e che non è dovuto
al caso.
In un certo senso anche questo nuovo lavoro assomiglia molto ad una
sountrack piuttosto che ad un disco elettronico sperimentale, tante
buone idee e anche ben realizzate, ma sparse qua e là senza
un filo logico facilmente rintracciabile. Del resto Kevin stesso ha
dichiarato di essersi ispirato a un vecchio film del '55 per comporre
questo album.
Nel sound proposto in questo disco troviamo delle atmosfere dark e
malinconiche, troviamo della musica etnica, della psichedelia e anche
qualche spruzzata di rock, che non guasta, un mix discreto che rende
il tutto abbastanza digeribile.
I Chroma Key di oggi non sono quelli di quattro anni fa, anzi sembrano
qualcosa di veramente diverso, ma non siamo ancora a livelli eccelsi,
anche se sono convinto che Kevin sia sulla strada giusta per fare
ulteriori progressi. GB
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