I Caravan sono una delle formazioni di punta del Canterbury sound, genere nato appunto nella cittadina inglese omonima negli anni ‘70 e portato avanti da gruppi come Soft Machine, gli stessi Caravan e più tardi sviluppatosi nelle incarnazioni di Hatfield And The North e nei tardivi National Health per citare i piu’ famosi.

Il titolo chilometrico dell'album nasconde mille sfumature e mille finezze che, immerse in un’apparente semplicità, appaiono evidenti solo dopo diversi ascolti.
La musica dei Caravan infatti non è certamente un prog classico ultratecnico e cervellotico ma è una sorta di pop romantico e melodico con influenze jazz. Il songwriting del gruppo è caratterizzato da un mix di canzoni più brevi e da suites piu’ o meno lunghe ed elaborate, composte da numerose divagazioni strumentali. Le melodie spesso sono dettate dalle frequenti escursioni tastieristiche di Dave Sinclair e dai passaggi vocali incrociati di Richard Sinclair e Pye Hastings, nomi leggendari della scena di Canterbury, in particolar modo Richard Sinclair che ritroveremo negli Hatfield And The North con la sua splendida voce e le sue bellissime armonie di basso.

Siamo di fronte al secondo album del gruppo che sicuramente possiede tutte le caratteristiche di un suono maturo rispetto al primo omonimo, il quale resta legato ancora ad una matrice più sixties. Le tre bellissime suites formano l'ossatura del disco e possono essere considerate come veri e propri manifesti del Canterbury sound. Questo disco è uno dei più originali ed interessanti del gruppo, anche se il successivo In The Land Of Grey And Pink risulta più maturo e fruibile. Comunque tutta la discografia dei Caravan, pur fra alti e bassi, rimane qualitativamente sempre molto alta.

If I Could è un album bellissimo di un gruppo assolutamente da riscoprire per ascoltare un’altra faccia del rock progressive, quella tranquilla, melodica e fiabesca in cui immergersi, rilassarsi e deliziarsi. Signore e signori, questa è musica splendida! MM