Rock Impressions
 

INTERVISTA AGLI AQPOP (versione inglese)
di Giancarlo Bolther

Vuoi iniziare questa intervista parlando del vostro gruppo?
Thomas: Gli Aqpop hanno una lunga storia alle spalle. Tutto è cominciato quando Thor Jørgen e Andreas (Knudsen) erano ancora studenti. Molto tempo prima che ci conoscessimo. Abbiamo frequentato la stessa scuola, ma io sono più vecchio di tre anni rispetto a loro e ascoltavamo generi musicali molto diversi. A quel tempo il gruppo si chiamava “Chime Poppers”. E’ stato molti anni dopo che ho incontrato Andy. La mia ragazza e Andy erano amici ed entrambe eravamo incuriositi riguardo ai nostri progetti musicali. Andy mi disse che i Chime Poppers avevano bisogno di sostituire il chitarrista Thomas (Wolden), perché doveva svolgere il servizio militare. Risposi subito di sì, perché ero appena uscito dal mio gruppo. In seguito il bassista Sasan uscì dal gruppo e io iniziai a suonare il basso negli Aqpop. Quindi questa è stata la mia prima esperienza con Thor Jørgen ed Andy. Per quanto riguarda l’aspetto musicale del gruppo, lascio la parola a Thor.
Thor Jørgen: Il gruppo ha iniziato a fare sul serio a partire dal 1999, anche se io, Andy ed alcuni altri amici avevamo già inciso del materiale in precedenza. Più tardi ho conosciuto Karl Morten, abbiamo scritto alcune canzoni insieme e abbiamo realizzato un paio di singoli col nome di Aquarium Poppers. Due anni dopo i Chime Poppers e gli Aquarium Poppers si sono uniti per dar vita agli AqPop. Jade (Hasselgård) aveva fatto parte dei Chime Poppers. Recentemente è entrato nel gruppo anche un nuovo batterista al posto di Andy e attualmente la formazione oltre a me (chitarra, voce e altro) comprende Jade (tastiere e voce), Karl Morten (chitarra), Thomas (basso) and Eskil Laksfors (batteria).

Il vostro nuovo album è molto sixties e psichedelico, che tipo di musica volete creare?
Karl M: Sono un grande appassionato di gruppi come i Byrds, gli Zombies, i Kinks e, ovviamente, i Beatles, per cui è vero, siamo influenzati dai sixties. Io vorrei creare una musica che sia un mix di pop, psichedelia e folk.
Thomas: Sono d’accordo sul fatto che la nostra musica sia psichedelica, ma non sono molto sicuro sul fatto che continuerà ad esserlo. Recentemente è entrato nel gruppo un nuovo batterista (Eskil) e questo ha dato una dimensione completamente nuova al gruppo. Gli Aqpop sono migliorati in poche settimane da quando è entrato nel gruppo. Questo ci rende molto felici e ci spinge a considerare maggiormente il suo apporto in futuro. Da un punto di vista musicale stiamo cercando di far scaturire spontaneamente il nostro sound. Abbiamo realizzato dei pezzi nuovi e abbiamo riarrangiato alcuni vecchi brani e mi piace come sono venuti. Stiamo anche pensando di tornare presto in studio, ma non abbiamo ancora fissato una data.
Thor: Il songwriting è diviso abbastanza equamente fra me e Karl. Per quanto mi riguarda mi piace la musica psichedelica, ma non cerco di comporre con questo stile, ma ovviamente il fatto di ascoltare molta musica psichedelica mi ispira.
Jade: Noi vogliamo creare musica che rappresenti le nostre anime e le nostre visioni, ci piacciono molti generi musicali diversi e questi, ovviamente, influenzano la musica che facciamo, ma vogliamo anche, come (quasi..) ogni artista, creare qualcosa che sia nuovo, con una propria identità.
Karl M.: Per me non è così. Io credo di essere molto più influenzato direttamente da un genere specifico e da alcuni gruppi in particolare rispetto al resto del gruppo, nonostante questo una buona canzone è una buona canzone, qualsiasi sia il genere musicale.

Mi puoi parlare della realizzazione del nuovo album?
Karl M: Avevamo circa settanta canzoni pronte ed è stato un lavoro molto duro per scegliere quali sarebbero dovute finire nell’album. Alla fine abbiamo scelto le venti che ci piacevano di più.
Jade: Abbiamo ricevuto dei contributi economici dal Fondo per la Musica Norvegese, poi abbiamo trovato una label locale, la 35g e una americana, la HHBTM. Abbiamo prenotato un piccolo studio alla buona, lo Shabby Road.
Thomas: Il processo di registrazione per me e per Andy è stato abbastanza facile. Infatti, abbiamo registrato tutte le nostre parti in un solo giorno suonando insieme, con TJ come guida durante le sessioni di registrazione. Ci eravamo dati due settimane di tempo per registrare l’album, ma alla fine abbiamo impiegato un mese per il tutto. Thor Jørgen ha completato le parti finali aggiungendo la chitarra, il piano, l’organo, le vocals e le parti elettroniche, Ovviamente anche Karl e Jade hanno eseguito le loro parti.
Karl M: Alcuni dei nostri pezzi migliori (Origin, One Disappeared, Canned Cans
Beloved) non sono finiti sull’album a causa della povertà di certa strumentazione presente nello studio. Più semplicemente questi brani non avrebbero potuto essere registrati in modo decente, o forse non avevamo abbastanza tempo per impratichirci. In ogni caso è una buona cosa avere una serie di belle canzoni pronte per un prossimo album.

Dove avete preso l’ispirazione per scrivere questo album?
Karl M: Avevamo una buona selezione di brani che volevamo registrare, non credo che ci sia stata una consapevolezza di realizzare un album vero e proprio. Infatti molti brani sono stati scritti durante vari anni. Penso che “Command Smileable” sia il brano più vecchio e che forse “Screen” sia il più recente.
Thor: Io mi ispiro alla musica che ascolto, per esempio Beatles, Radiohead e Muse.

Avete avuto qualche difficoltà nel trovare una label che pubblicasse il vostro album?
Karl M: E’ stata dura trovare qualcuno disposto a finanziare l’intero progetto, intendendo sia le registrazioni che la produzione del cd. Abbiamo comunque avuto varie possibilità fra cui scegliere, anche se erano piuttosto poche, e alla fine abbiamo scelto di firmare per la locale 35g. La label ha finanziato una parte dei costi, un’altra parte è stata coperta con i fondi che abbiamo ottenuto e il resto l’abbiamo messo di tasca nostra. Poi abbiamo trovato la HHBTM che si occuperà della distribuzione negli Stati Uniti. La speranza è di poter migliorare la situazione per il prossimo album.

Che tipo di strumenti vi piace usare per registrare, d’epoca o moderni?
Thomas: quando si parla di strumentazione noi usiamo quello che abbiamo a disposizione. Thor Jørgen e Karl M. sull’album hanno usato entrambe delle telecaster con un cabinet della Marshall. Io uso un fiddlebass della Johnson e un warwick corvette attraverso un ashdown rig. Jade e Thor Jørgen usano un vecchio Juno e un sintetizzatore Yamaha. Alcune parti di organo e di theremin sono dei midi. Abbiamo registrato su un computer con un software Logic Pro. Se avessi la possibilità di scegliere fra registrare in uno studio con tecnologia d’epoca o in uno con tecnologia moderna, il mio sogno sarebbe di andare in quello con tecnologia d’epoca, ma le tue possibilità sono di gran lunga migliori in uno studio moderno.

Come gestite il processo compositivo?
Thomas: Io mi sono limitato a comporre il demo di "Relate That Something", ma tutti noi scriviamo le nostre parti per le varie canzoni. Di solito Thor Jørgen e/o Karl M. buttano giù delle idee che mettono su un 4-track demo del brano. In seguito noi contribuiamo all’arrangiamento del pezzo in sala prove.

Nella vostra musica c’è molto spazio per l’improvvisazione, vi piace jammare?
Thomas: Penso che la nostra musica abbia bisogno di improvvisazioni. Come ti ho detto prima tutto il processo compositivo di solito parte su delle idee brillanti di Thor o Karl, poi il gruppo, nel bene o nel male, aggiunge quello che gli riesce, quindi Thor e Karl sono gli attuali compositori del gruppo, ma tutti noi apportiamo il nostro gusto ai pezzi. Qualche volta però roviniamo anche le canzoni. WE LOVE TO JAM!
Karl M: Quando introduciamo le parti di basso e di batteria, di solito accorciamo il brano, diventa così più facile condurre il processo per ottenere la versione definitiva del brano.
Jade: Si, jammando ognuno può trovare molte ispirazioni e molto spesso, in modo accidentale, far emergere dei brani molto buoni. Inoltre jammare unisce musicalmente le persone di un gruppo, le rende più coese e più efficaci nel suonare insieme.
Thor: Mi piacciono le lunghe parti di improvvisazione, ma alcuni pezzi hanno bisogno di essere brevi. Durante gli spettacoli dal vivo di solito i brani vengono allungati rispetto all’album. Per esempio “Syranid”. Siamo poi abituati dal vivo ad inserire delle improvvisazioni jazz come intro per “Beautifully Smart” e “She’s Standing There”.
Karl M: Io odio jammare, in parte perché non sono abbastanza bravo per farlo, n parte perché a me piacciono di più i classici brani di 3-4 minuti rispetto alle improvvisazioni di 12 minuti. Presumo che gli altri jammino quando io non ci sono (risate).

Quanta tradizione e quanta modernità si possono trovare nel vostro sound?
Thomas: Noi tutti siamo molto influenzati dai vecchi gruppi, ma i nostri brani sono scritti (WRAP UP) essenzialmente da Thor e Karl. Penso che entrambe si esprimano con uno stile unico di suonare. Thor ha un pieno controllo e una grande flessibilità per le armonie e per la resa sonora. Mentre Karl ha una dote molto piacevole di rendere il tutto semplice, comunque sono convinto che siano le idee, le melodie che identifichino maggiormente il nostro sound.
Karl M: Sono molto influenzato dai gruppi folk inglesi degli anni ‘60 e ’70 come i Comus e i Dulcimer e ovviamente dai Byrds e se questo emerge ne sono veramente felice.

Farete un tour di promozione all’album?
Thor: Per lo più suoniamo a Trondheim e a Oslo qui in Norvegia. Ci piacerebbe davvero molto poter venire in Italia per suonare, ma per il momento non ci sono previsioni in questo senso.

Che tipo di spettacolo offrite dal vivo?
Thor: La maggior parte dei pezzi che suoniamo sono tratti dall’album. Non si tratta di uno show particolarmente fantasioso. Per lo più cerchiamo di suonare bene e divertirci bevendo delle birre.

La musica psichedelica ha avuto il suo apice negli anni ’60, poi ha avuto un primo revival negli anni ’80, cosa ne pensate dei gruppi degli anni ’80, ce ne sono alcuni che vi piacciono?
Jade: My bloody valentine..!
Karl M: Sonic Youth, REM e Pixies sono i primi che mi vengono in mente. C’è stata molta grande musica negli anni ’80, specialmente negli USA.
Thor: Sono nato nel 1983, ma non sono un appassionato della musica di quegli anni. Preferisco quanto è stato fatto nei ’90.

Oggigiorno sembra sia rinato l’interesse per la musica psichedelica, secondo voi ci sarà un nuovo revival per questo genere? Perché?
Karl M: Fintanto che ci saranno menti ci sarà anche la musica psichedelica.
Jade: Penso sia un genere musicale senza tempo e credo che non morirà mai, sia che venga suonato da molti gruppi, sia che resti ad un livello underground. In buona parte anche a causa della strumentazione elettronica che prende sempre più piede e che incoraggia a sperimentare coi suoni. Inoltre la globalizzazione ci aiuta a stare in contatto con altri artisti di generi e tradizioni musicali differenti, il che è sempre stato la prima fonte di ispirazione per la musica psichedelica (insieme alle droghe ovviamente, di cui non vogliamo parlare…).

Mi fate una lista dei migliori dischi psichedelici di tutti i tempi?
Thor: Beatles - Revolver, Beach Boys - Pet Sounds, Dipsomaniacs - Braid of Knees.
Karl M: Sono d’accordo, ma voglio aggiungere Zombies - Odessey and Oracle.

E quali sono i vostri artisti preferiti?
Karl M: Hood, Neutral Milk Hotel, Guided By Voices/Robert Pollard e Loch Ness Mouse. Mentre quando devo comporre i Byrds sono molto importanti.
Jade: Paus (un cantautore svedese), Thomas Dybdahl, Stereolab, My Bloody Valentine, LOW, Radiohead, in particolare mi piace Kid A, che mi parla in molti modi diversi con le sue atmosfere immense e il suo sound malinconico.
Thor: Beatles e Radiohead.
Thomas: Ad essere onesti non sono proprio un fan della musica psichedelica. Eccetto i The Dipsomaniacs, che sono probabilmente l’unico gruppo fra quelli che ascolto che sono influenzati dalla musica psichedelica. Mi piace ascoltare molta musica diversa, ma i Motorpsycho e i Pearl Jam are sono i gruppi che ascolto maggiormente, oltre ai The Dipsos. Mi piace anche il jazz e qualcosa funk, ma sono prevalentemente un rockettaro (ma per favore non farmi ascoltare dell’heavy metal!). Oltre a suonare con gli AqPop, suono con una country band dal nome Bigton Gulch Town Orchestra (puh!), abbiamo realizzato un album lo scorso autunno dal titolo "Regret Every Kiss". Vi invito ad ascoltarlo!

Cosa ne pensate dei nuovi generi musicali?
Jade: Più generi ci sono e meglio è, è meraviglioso che i musicisti possano trovare un proprio sound ed esprimersi con questo. In questo mondo così confuso è molto importante poter trovare il modo di esprimere se stessi e le proprie emozioni, condividere è la cosa migliore da fare per abbattere i confini fra le persone, inoltre quando ti esprimi puoi aiutare qualcun altro a trovare la propria strada per esprimersi anche lui.

Avete una filosofia? La vostra visione del mondo è…
Jade: Trova la tua strada, si onesto con te stesso, abbi fiducia in te stesso e aiuta gli altri ad aver fiducia in se stessi. Quello che dai non equivale sempre a quello che ricevi, per cui stai attento e cerca di fare quello che ti sembra sia il meglio.
Karl M: Divertiti con i tuoi familiari e con i tuoi amici. Bevi birra e ascolta buona musica (risate).

Quali sono le vostre ambizioni per il futuro?
Karl M: Continuare a scrivere canzoni.


GB

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