Rock Impressions
 

INTERVISTA AGLI AFTER FOREVER (versione inglese)
Risponde alle domande Floor Jansen
di Giancarlo Bolther

Cosa ci puoi raccontare delle nuove canzoni?

I brani presenti sul nuovo album Remagine sono molto vari ed heavy. Ogni canzone ha una propria identità, alcune sono molto metalliche, mi riferisco ad esempio a “Face Your Demons”, altre sono più ariose e pop, come il singolo “Being Everyone” e anche “Boundaries are Open”, abbiamo incluso una ballad e un brano industrial, “Attendance”, e anche un’altra canzone con influenze arabe, “Forever”. In definitiva è un album che va in molte direzioni diverse.

A cosa vi ispirate per comporre i testi?
Di solito scrivo di cose che mi affascinano, di cose che mi emozionano o che mi interessano. Ogni volta che sento qualcosa che mi colpisce in uno di questi tre aspetti, mi metto subito a scrivere di questo e quando abbiamo una canzone che si adatta all’argomento e alle linee vocali che ho pensato allora inizio a scrivere il testo.

Molti pensano che i testi abbiano molta influenza sui giovani, cosa ne pensi dell’attitudine di associare l’heavy metal con messaggi negativi e secondo te i testi possono davvero influenzare i giovani?

Io credo che i testi negativi possano avere un effetto solo sui giovani che hanno già dei problemi e sono fuori di testa. Comunque se ci pensi le notizie o alcuni cartoni animati sono molto più violenti di certi testi delle canzoni, talvolta anche i giornali sono molto shoccanti.

Come nascono le vostre canzoni?
Il processo di solito inizia con Sander, che è il compositore principale del gruppo, la macchina che sta dietro all’intero processo compositivo. È stato sempre così, ma per questo album è stato aiutato in parte anche dal nostro nuovo tastierista Joost Van Den Broek. Insieme formano un team perfetto che scrive canzone dopo canzone. Insieme realizzano tutta la struttura principale di ogni canzone e di ogni linea melodica a parte quelle vocali. Dopo aver finito questa struttura, la canzone viene finita a livello strumentale in sala prove insieme al resto del gruppo, in questa fase vegono decise le parti della batteria, del basso e della seconda chitarra. Infine io aggiungo le mie linee vocali, le parti di coro e il cantato gutturale maschile. Di solito ho già in mente come deve essere la canzone e quindi so cosa voglio fare, questo a volte influenza la composizione della canzone prima che siano decise le linee melodiche, perché la struttura deve cambiare per potersi adattare nel modo migliore alle linee vocali che ho in mente. Per questo ultimo album è andato tutto in modo meravigliosamente veloce!

La produzione del nuovo album è veramente potente e il disco suona molto bene, come l’avete affrontata?

Grazie!!! Ci siamo auto prodotti al 90%. Se ne sono fatti carico in particolare Sander e Joost, perché sono stati i principali compositori dei brani e quindi avevano chiaro in mente come avrebbe dovuto suonare ogni brano all’interno dell’album.

Secondo te quali sono i punti principali del nuovo disco?
Per rispondere alla tua domanda penso ci siano quattro canzoni con un grande potenziale: il nostro singolo “Being Everyone”, la canzone “Boundaries are Open”, la ballata “Strong” (già molto popolare da noi) e il brano insutriale “Attendance” (perché ha un sound così nuovo).

Rispetto ai vostri dischi precedenti ho trovato questo nuovo titolo meno complesso e più diretto, una scelta che mi è piaciuta, perché il vostro sound ne ha guadagnato, è stata una scelta voluta?

Si, lo è stata. Dopo aver realizzato un album così complesso come lo è stato Invisible Circles, abbiamo sentito il bisogno di tornare a qualcosa di più diretto e spontaneo per riportare in vita il nostro sound più heavy.

Quanto tempo dedicate al gruppo? Avete altri lavori o riuscite a vivere con la musica?
Attualmente la maggior parte di noi è impegnata in altre attività fuori dal gruppo come lavoro o studio. Ma dal prossimo anno speriamo che le cose cambino radicalmente.

Ci puoi raccontare come hai conosciuto Arjen Lucassen e che tipo di persona è?

Arjen è un tipo veramente eccezzionale ed è anche un ottimo amico. Ho cantato su due dei suoi albums e sono andata in tour con lui. Siamo sempre in contatto e di sicuro faremo altre cose insieme. Penso che sia un grande musicista oltre che una grande persona e mi sento molto onorata di aver potuto fare musica insieme con lui.

Quale musica stai ascoltando? Quali sono i tuoi gruppi preferiti e quali quelli che ti hanno maggiormente ispirata?
Principalmente ascolto metal. Alcuni dei miei gruppi preferiti ultimamente sono i Rammstein, i Grip Inc., i Metallica, i Dimmu Borgir, gli Orphanage, e altri ancora. Ascolto tutti i tipi di metal, ma mi piace anche ascoltare la musica classica, soprattutto Puccini e certo pop come Seal, Anastacia eAnnie Lennox. Nei gruppi del passato non ho trovato molte fonti di ispirazione, perché ci sono pochissime cantanti femminili. Mi piace molto ascoltare anche i Gathering e gli Skunk Anansie. Un mix un po’ strano forse, ma si tratta sempre di ottimi cantanti!

Cosa mi puoi dire degli Epica, sembrano un progetto nato dal vostro? C’è qualche forma di competizione fra di voi?
All’inizio c’era una sola band, oggi i fans hanno invece due band che possono seguire. Gli Epica inizialemente hanno preso le idee e i brani che avevamo escluso dal nostro primo album. In seguito noi siamo andati per la nostra strada e così hanno fatto loro. Non c’è nessun tipo di competizione o cose simili fra di noi, è solo business musicale, non una soap opera (risate).

Non ho ancora avuto il piacere di vedervi dal vivo. Cosa caratterizza le vostre esibizioni live?
Molto metal, tanto divertimento e una grande atmosfera! Vieni a vederci al più presto, saremo in Italia per alcune date fra tre settimane!

Ci puoi raccontare qual è stata l’esperienza più bella che avete vissuto col pubblico?

Abbiamo avuto molti momenti memorabili. Ogni fan che viene a vederci dal vivo per noi è fantastico, un gruppo di spettatori che si divertono ad un nostro concerto e sempre la soddisfazione più bella al mondo!

Hai una canzone preferita fra quelle che suonate dal vivo?
Non sono una persona che fa delle preferenze, i nostri brani mi piacciono tutti. Però è ovvio che abbiamo delle canzoni preferite. Personalmente mi piace molto cantare “Face Your Demons”, perché è proprio una canzone che ti prende allo stomaco!

Qual’è la soddisfazione più bella che avete provato nella vostra carriera musicale?
Anche in questo caso abbiamo molte grandi esperienze. Ogni volta che posso tenere in mano per la prima volta un nuovo album appena finito e sempre una grande emozione. Oppure tutte le volte che la musica che fai riesce ad emozionarti, o ancora quando sei sul palco e tutto il pubblico canta insieme a me la nostra canzone, è grandioso!

Negli anni ottanta la dark wave e l’heavy metal erano molto divisi, ma oggi questi due generi si sono uniti fortemente, cos’è cambiato secondo te?

Oggi molti stili sono mescolati, è un processo molto naturale di fare musica. Questo perché solitamente le persone amano ascoltare tutti i generi di musica e quando iniziano a fare musica loro stessi o insieme ad altre persone che hanno dei gusti musicali diversi allora nasce un nuovo mix.

Questasembra essere un’epoca molto buia. Cosa pensi del periodo che stiamo attraversando, sei ottimista o hai paura del futuro?
Questo è un periodo buio a seconda di quanto buio lo vuoi vedere tu stesso. Io non ho l’impressione che sia poi così buio come dici. Io non posso portare tutto il peso dei problemi del mondo. Ci sarà sempre la miseria. Io nel mio piccolo mondo sono molto felice, sono preoccupata per quello che sta accadendo ovviamente, ma questo non cambia il mio umore durante la giornata.

Vuoi dire qualcosa per chiudere questa intervista?

Prima di tutto: amo tantissimo l’Italia!!! Non riesco ad aspettare di poter finalmente venire con gli After Forever a suonare da voi e spero di potervi incontrare numerosi ai nostri concerti!!! Con amore, Floor.

GB

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