Rock Impressions

Ad Vitam Aeternam AD VITAM AETERNAM - Abstract Senses
Karmageddon

Questa formazione al debutto discografico viene dalla Francia, un sestetto di classico gothic metal sinfonico con cantato angelico femminile e controcanto maschile death metal, vi sembra ci sia qualcosa di nuovo o di originale in questo preambolo? No, in effetti non c'è un grammo di novità o di innovazione, gli AVE non sanno nemmeno cosa sia la parola originalità, per loro è un concetto del tutto estraneo.

Fatta questa doverosa premessa bisogna ammettere che questi francesi sono bravi e capaci, gli otto brani che compongono quest'album sono potenti e romantici al tempo stesso e compensano la mancanza di creatività con un sound roccioso e pieno di energia.

Un altro aspetto negativo è che i brani si assomigliano molto, il disco ha uno stile ben definito e compatto che parte dal primo brano "Bitterness" e arriva all'ultimo "The Grievous Musician" senza mai sorprendere l'ascoltatore, salvo parti molto limitate. Uno degli episodi che mi sono piaciuti di più è la cadenzata "Dementia", che è una canzone intensa e sofferta. Carina è anche la poetica e romantica "Les Meandres de L'Ame", l'unico brano che prova un po' a rompere il discorso.

Il guaio è che non c'è nessuna ricerca sui suoni. I fans degli After Forever e dei primi Theatre Of Tragedy troveranno piacevole l'ascolto di questo album, ma dubito che fra un paio di anni si ricorderanno ancora delle canzoni di questo debutto. GB


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